“Voglio essere felice” è una frase che, anche senza farci caso, ci ripetiamo spesso.
Per alcuni di noi la felicità è qualcosa di talmente lontano dalla propria situazione da essere considerata astratta, irraggiungibile.
Dove pensiamo di trovare la nostra felicità?
Non lasciamoci tentare dall’idea di riporre il progetto di essere felici in un cassetto e allo stesso tempo è meglio non lasciarsi sedurre neanche dall’idea di doverla cercare chissà dove.
Se non consideri che la felicità è parte di te stesso sarai portato a considerare questa condizione una meta lontana, nel tempo o nello spazio, o qualcosa da conquistare: in questo tipo di ricerca si finisce per arrendersi e non interrogarsi nemmeno più sulla nostra situazione.
Ecco alcuni esempi di ricerca della felicità, tratti dalla vita reale.
Tentativi nella ricerca della Felicità
Tentativo 1: Essere felice nel futuro
Ti stupirà, o forse no, che negli uffici sono tante le persone che attendono il pensionamento perchè solo allora, pensano, potranno essere davvero felici, come se arrivasse nel momento in cui si ha più tempo libero, non si deve più correre, o comunque non si deve più avere a che fare con le incombenze della routine quotidiana.
A tal riguardo mi è rimasto molto impresso l’esempio di Attilio, un signore che oggi ha 68 anni.
Diceva di amare il suo lavoro al punto di dedicargli anche i weekend. Attilio metteva il lavoro davanti a tutto, e questo pesava sia nelle relazioni familiari che con i suoi colleghi: lavorava con tantissima enfasi, mettendo al primo posto le sue ambizioni e considerando che il resto fosse una perdita di tempo. Quando gli veniva detto che era per lui opportuno riposare e vivere la quotidianità con maggiore calma diceva che si sarebbe riposato in pensione e da quel momento si sarebbe dedicato alle amicizie e alla famiglia.
Ho fatto visita ad Attilio qualche mese dopo il suo pensionamento e l’ho trovato stressato e deluso, non riusciva a rimanere a casa e fuori non aveva nulla da fare. Aveva pensato al volontariato, ma aveva rinunciato subito perchè non c’era alcuna associazione di volontariato che volesse dargli un incarico da presidente o da responsabile. Mi ha stupito anche il motivo, che mi ha rivelato: sono moltissimi gli anziani che in pensione cercano di mantenersi impegnati ricercando ancora ruoli di responsabilità e pertanto, i ruoli, sono sempre esauriti.
Può sembrare un aneddoto ma in realtà è una storia vera che dimostra come rimaniamo ingabbiati nelle nostre abitudini e se non le cambiamo difficilmente potremo diventare felici, anche se cambia la nostra situazione.
Tentativo 2: Trovare la Felicità in un altro luogo
A chi non è capitato di sognare di vivere in un ambiente paradisiaco, dal clima tropicale in cui magari aprire una piccola attività (molti in effetti sono coloro che sognano di diventare un un piccolo imprenditore altrove).
Proprio qualche giorno fa mi ha raccontato la sua esperienza Francesca, una blogger che si è trasferita a Fuerteventura, sfuggendo dalla vita frenetica di Milano, per inseguire un sogno di felicità che coltivava da anni. Ero curiosa di sapere come stesse andando la sua vita in un’isola in cui c’è sempre il sole e temperature gradevoli: Francesca, dopo 2 anni, sta riabbracciando l’idea di tornare in Italia o di cambiare meta perchè non trova stimoli in un posto così piccolo, non apprezza la mancanza di servizi necessari per gli abitanti e non sopporta che tutte le iniziative siano destinate solo ai turisti, e pertanto tremendamente ripetitive per chi vive sull’isola. Pur nella bellezza del luogo non è soddisfatta: non apprezza il fatto di non riuscire a creare delle relazioni stabili e profonde; rimane pieno di bisogni, in primis delle amicizie e delle relazioni sociali che a Milano era abituata a coltivare.
La sua storia ci insegna che non è un luogo perfetto che ci garantirà una vita felice e maggiore gioia nel cuore. Dipenderà sempre dal modo in cui noi ci sentiamo soddisfatti rispetto ai nostri reali bisogni, ai nostri valori più profondi. Non si può scappare da se stessi. Questi bisogni e valori personali vanno però visti e riconosciuti altrimenti brancoleremo nel buio seguendo piaceri indotti dai tanti stimoli esterni che ci arrivano da ciò che sentiamo fuori di noi (amici, pubblicità, famiglia, televisione, web,…).
Tentativo 3: Trovare la Felicità nelle cose materiali
Sul rapporto fra denaro e felicità se ne parla molto, al di la dei luoghi comuni è stato condotto anche uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Social Psychology Bulletin, da un team di ricercatori della University di Buffalo e della Harvard Business School ha concluso che effettivamente “i soldi non fanno la felicità”.
Lo studio ha rilevato che chi raggiunge una certa soglia di ricchezza è spinto ad accumularne altra al costo di sacrificare il tempo dedicato agli affetti e alle relazioni, con il risultato di sentirsi in uno stato di maggiore solitudine e minore connessione con gli altri: tutto ciò porta ad un peggioramento dello stato di benessere mentale.
Pur senza sperimentare la ricchezza molti di noi si saranno resi conto dell’effetto temporaneo dell’euforia data dalle cose materiali. Con lo shopping ad esempio senz’altro possiamo svagarci ma l’euforia ci fa stare bene solo temporaneamente.
Se vuoi essere Felice devi dare senso alla vita che stai vivendo
Ho usato questi esempi reali per comunicarti come forse è il caso di dedicarsi alla felicità nel qui ed ora: essere felici è una scelta, un viaggio anzichè una destinazione.
Essere Felici è un processo che può essere innescato e allenato agendo sul proprio modo di pensare e sui propri comportamenti.
“La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia”. – Mahatma Gandhi
La felicità è senz’altro anche un concetto soggettivo, però esistono delle strategie per poter vivere meglio, da prendere in considerazione per la nostra crescita personale.
Eccoti 5 consigli che possono sicuramente aiutarti a vivere meglio:
1.Guardare ciò che abbiamo ed esserne grati
Su questo aspetto dobbiamo imparare dai bambini, capaci di giocare in ogni situazione. Noi adulti, come se avessimo perso qualcosa dentro noi stessi, abbiamo bisogno di stimoli esterni per poter essere soddisfatti, è come se, crescendo, alziamo l’asticella delle nostre esigenze.
E’ giusto avere dei desideri sani, ma se ci focalizziamo solo sulla realizzazione di ciò che vogliamo finiamo per trascurare la nostra fortuna: molto spesso abbiamo più di quanto abbiamo bisogno. Le persone felici sono più propense a concentrarsi su ciò che hanno già piuttosto che su ciò che non hanno.
Forse ogni tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici nel presente, senza avere paura di perdere ciò che abbiamo e senza il desiderio di ottenere ciò che non fa al momento parte della nostra vita presente: la parola “soddisfazione” deriva dal latino “satis”, che significa essere abbastanza o sufficiente.
È pertanto una buona cosa dare importanza alle piccole cose di tutti i giorni: per esempio non tutti pensano di essere fortunati per il fatto di
- potersi alzare la mattina
- respirare
- avere una famiglia
- avere qualcosa da apprezzare
- poter essere utili per gli altri
Un aiuto nel soffermarsi su ciò che siamo qui e ora può essere fornito dalla mindfulness: una pratica che consiste nel sedersi in una posizione comoda, chiudere gli occhi pensando al respiro e accogliendo i pensieri senza giudizio. Mentre pensiamo a noi e al nostro corpo, inspirando ed espirando, la mente vagherà, ma avremo modo comunque di osservarci per quello che siamo e potremo avere un contatto con noi stessi.
2.Trovare il positivo in ogni situazione
Mantenere i pensieri positivi, nonostante le difficoltà, è una di quelle abitudini a cui occorre allenarsi: non sto parlando semplicemente di “guardare il bicchiere mezzo pieno” quanto piuttosto di non lasciare spazio alle emozioni negative, spesso capaci di rapirci ed innescare in noi una serie di reazioni biochimiche che non contribuiscono certamente a farci stare bene.
Quante volte ad esempio siamo portati a “pensare male” quando un amico non ci risponde ad un messaggio, oppure siamo portati ad ingigantire qualche insicurezza o rischio, prefigurandoci risvolti negativi che molto probabilmente non si verificheranno mai: trovare il positivo significa non lasciarsi trasportare da un senso di vuoto e di ansia, occorre esercitarsi ad avere coraggio e non lasciarsi trasportare dalle situazioni e da ciò che la nostra mente sta disegnando sotto dettatura delle nostre paure.
Se pensi che possa essere difficile trovare il positivo e cambiare atteggiamento ti consiglio di introdurre la risata nella tua vita, lo yoga della risata, ad esempio, ti può aiutare a praticare una serie di esercizi che uniscono respirazione e risata, proprio con lo scopo di ossigenare il sangue, rilasciare endorfine e trasformare il vissuto di un problema in una situazione di benessere, comunque: noi adulti, a differenza dei bambini, abbiamo dimenticato l’importanza di ridere.
3.Imparare a Perdonare
Nella vita tutti commettiamo errori e può capitare che un errore commesso da un’altra persona ci abbia provocato una sofferenza, o continua a farlo. Ciò può capitare in relazioni di diversi ambiti:
- ambito sentimentale
- sul lavoro
- nelle amicizie
- nella convivenza con gli altri (non per niente le riunioni di condominio sono spesso litigiose e ricche di tensioni)
Se vuoi essere felice devi necessariamente deporre il rancore o il risentimento perchè sono emozioni negative che senz’altro non ti aiutano a vivere felice.
Come puoi essere felice in questo momento, se continui a scegliere di provare risentimento?
Provare rancore è rimanere ancorati al passato consentendo ad eventi spiacevoli di continuare a ferirci, e perdonare non significa dare ragione o diventare amici delle persone che ci hanno fatto un torto, perdonare significa liberarsi di un peso che ha il solo effetto di rovinare il nostro presente e che ci preclude la possibilità di essere felici.
4. Celebrare i propri successi e i momenti importanti
Potrebbe non essere una cosa importante per il mondo, ma per noi i nostri successi sono importanti, soprattutto se raggiungiamo obiettivi su cui ci siamo tanto impegnati.
Festeggiare i propri successi è una parte importante del sentirsi felici e realizzati e del sentirsi vivi.
Festeggia non solo i tuoi successi ma anche quelli di chi ti sta vicino, non dimenticare di festeggiare compleanni, anniversari di matrimonio, la fine di una settimana difficile o una grande vittoria.
A prima vista questo consiglio può sembrare un pochino banale ma ha grandi risvolti: celebrare un successo o un momento importante significa dare importanza ad eventi positivi creando dei ricordi di cui fare tesoro, che potremo richiamare e rivivere in ogni momento.
5. Vivere come se si fosse già felici
Può essere utile vivere come se si fosse già felici, per diventare felici. Vivere come se si fosse felici non significa dimenticare i problemi, è un modo di vivere osservando ciò che si fa e come ci si sente nel farlo.
Considera questa tua felicità che ti imponi di vivere come qualcosa di valore inestimabile che non puoi e non vuoi rovinare.
Osserva come vivi e se quello che stai facendo in questo momento ti rende felice: in questo modo imparerai a diventare attenta/o e consapevole di ciò che stai facendo e presterai maggiore attenzione ad evitare ciò che è superfluo, privo di valore o che può addirittura rovinare il tuo benessere.